Nel nome di Eluana: mai più eutanasia

Non possiamo, non dobbiamo tacere.
Si è introdotta nel nostro Paese un’azione di vera e propria eutanasia, messa in atto attraverso un omicidio per fame e per sete. Eutanasia, in Italia illegale.
Troppe le domande sull’inattesa precocità della sua morte: fino a poche ore prima le sue condizioni erano stabili. Ora, dopo il dolore e l’incredulità, occorre affrontare in termini giuridici tutta la questione, ma soprattutto va avviata una riflessione seria, dal respiro più ampio: diritto alla vita, intangibilità del valore di ogni essere umano, dignità del vivere e del morire, temi etici che ci interrogano profondamente.
Pensiamo ora alle migliaia di famiglie che hanno con sé figli disabili gravissimi, come era Eluana, che ora si sentono ancora più abbandonate e più smarrite.
Ma il Movimento per la vita romano e tutto il popolo della vita continuerà ad esserci, come dinanzi al Senato, mentre si votava la legge 194 che ha legalizzato l’aborto e a distanza di 30 anni, mentre si tentava di approvare una legge che avrebbe salvato Eluana. Lì dove la vita umana è minacciata ed offesa, per difenderla, sempre, dal concepimento alla sua morte naturale.

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